Introduzione:
L’Ecoistituto REGE è da sempre impegnato nella promozione della sostenibilità e nella sensibilizzazione verso pratiche rispettose dell’ambiente. In questo contesto, esploriamo un approccio innovativo e promettente: la “spinta gentile” (o “nudge”). Questo concetto, approfondito nell’undicesima lezione del corso sull’ecofemminismo tenuto dall’esperta e Nudge Designer Irene Ivoi, con la coordinazione di Giovanna Sartori, offre strategie non coercitive per incoraggiare comportamenti più sostenibili. Scopriamo come questa teoria, resa celebre dal libro “Nudge: la spinta gentile” di Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein, possa essere applicata concretamente per un futuro più verde, in linea con la missione dell’Ecoistituto REGE.
Cos’è la spinta gentile (nudge)?
Come definito da Thaler e Sunstein, un “nudge” è: “qualsiasi aspetto dell’architettura delle scelte che altera il comportamento degli individui in maniera prevedibile, senza proibire alcuna opzione o modificare in misura significativa gli incentivi economici. […] deve poter essere evitato facilmente e senza costi aggiuntivi.” In sostanza, si tratta di orientare le decisioni rendendo le opzioni desiderabili più facili, attraenti o predefinite, un principio che ben si sposa con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità in modo efficace e inclusivo.
Che cos’è un Nudge?
Un nudge (in italiano, “spinta gentile”) è un elemento dell’architettura delle scelte che modifica il comportamento delle persone in modo prevedibile, senza imporre obblighi, senza incentivi economici e sempre facilmente evitabile.
Il nudge è un suggerimento comportamentale: deve rendere più facile compiere un’azione positiva, ma lasciando piena libertà di scelta. Agisce sul contesto decisionale per orientare verso scelte migliori per l’individuo o per la collettività.
Un nudge non è una manipolazione: è una spinta leggera e rispettosa che orienta le nostre scelte quotidiane.
Perché i nudge funzionano?
- Deviazioni sistematiche: le nostre decisioni non sono sempre razionali.
- Il cervello è pigro: cerca scorciatoie per risparmiare energia mentale.
- Emozioni e abitudini: contano più dei dati nella vita quotidiana.
- Bias cognitivi: influenzano il giudizio in modo prevedibile.
- I nudge sfruttano questi meccanismi per facilitare buone scelte, senza obbligare nessuno.
I nudge sfruttano le nostre scorciatoie mentali per guidarci verso scelte migliori — senza obbligarci.
I principali bias cognitivi in azione
📉 Bias dell’avversione alla perdita
Le persone temono più di perdere qualcosa che non di non guadagnarla.
Esempio: A San José, una cartolina con la frase “Sei stato selezionato per un ritiro gratuito” ha aumentato i comportamenti corretti del 147%.
🧠 Bias del framing
Il modo in cui formuliamo un messaggio cambia le reazioni delle persone.
Esempio: Una borraccia smart premia il consumo d’acqua trasformandolo in crediti blockchain. Risultato: più attenzione, meno plastica.
📌 Bias della preferenza per lo status quo
Tendiamo a mantenere le scelte predefinite per evitare lo sforzo del cambiamento.
Esempio: In Germania, più persone sono passate a energia rinnovabile quando la nuova opzione era preimpostata.
Conoscere i bias ci aiuta a progettare scelte migliori, senza rinunciare alla libertà.
Gli ingredienti del Nudge Designer
🍽️ 4 Ingredienti base:
- Informazione: rendere i dati comprensibili e accessibili
- Default: impostare opzioni predefinite positive
- Redesign: modificare il contesto o il prodotto
- Norme sociali: valorizzare i comportamenti della maggioranza virtuosa
🛠️ I 3 passi del Nudge Designer:
- 1. Scegli il comportamento target: chi vuoi coinvolgere, e in cosa?
- 2. Analizza il contesto: ostacoli, leve motivazionali, ambiente
- 3. Progetta e misura: sviluppa la spinta gentile e verifica i risultati
Un buon nudge nasce da studio, empatia e attenzione al contesto.
L’ecofemminismo e la sostenibilità: un legame esplorato da Irene Ivoi:
L’Ecoistituto REGE riconosce l’importanza di un approccio olistico alla sostenibilità, che tenga conto delle diverse dimensioni sociali e culturali. In questo senso, l’ecofemminismo, che lega le questioni ambientali alla giustizia di genere, offre una prospettiva preziosa.
La lezione di Irene Ivoi, presentata anche in un TEDx a Barletta (https://www.youtube.com/watch?v=i766oUp1aNk) evidenzia come la “spinta gentile” possa essere uno strumento potente per promuovere comportamenti eco-friendly all’interno di questo quadro teorico, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità che l’Ecoistituto REGE persegue.
Esempi pratici di Nudge per la sostenibilità (tratti dalla lezione):
- Rendere visibile e accessibile la raccolta differenziata: posizionare i contenitori in punti strategici e renderli facilmente distinguibili è un “nudge” efficace per aumentare i tassi di riciclaggio, un’azione fondamentale per la sostenibilità ambientale promossa dall’Ecoistituto REGE.
- Semplificare le informazioni sulle bollette energetiche: presentare i dati in modo chiaro e confrontabile aiuta i consumatori a comprendere meglio i propri consumi e a prendere decisioni più consapevoli per il risparmio energetico (come menzionato nella lezione). Per approfondire ulteriormente l’applicazione della spinta gentile al servizio della sostenibilità, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato: https://ecoistitutorege.it/la-spinta-gentile-al-servizio-della-sostenibilita. Potrebbe anche essere utile consultare guide su come leggere e comprendere la bolletta dell’energia elettrica fornite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
- Opzioni predefinite sostenibili: offrire opzioni “verdi” come impostazioni predefinite (ad esempio, stampa fronte-retro) incoraggia comportamenti più ecologici senza richiedere uno sforzo aggiuntivo.
- Comunicazioni chiare sull’impatto ambientale: evidenziare i benefici ambientali di specifiche scelte (ad esempio, scegliere i trasporti pubblici o prodotti a basso impatto) può contribuire a motivare le persone verso gesti concreti. Ma serve essere specifici perché i benefici generici odorano di greenwashing oramai.
- Caso studio: risparmio idrico a Città del Capo: le iniziative implementate a Città del Capo per affrontare la crisi idrica, come promuovere docce brevi di 2 minuti e suggerire il riutilizzo dell’acqua, rappresentano esempi efficaci di come la “spinta gentile” possa essere applicata in contesti di emergenza ambientale, offrendo spunti utili anche per le nostre comunità: https://terraneamagazine.it/interventi/siccita-il-caso-di-cape-town-cinsegna-come-affrontarla-anche-attraverso-il-nudge
Esempi di successo della spinta gentile
💧 Cape Town – crisi idrica evitata
Nel 2018, grazie a campagne comportamentali e coinvolgimento diretto di scuole e cittadini, la città ha evitato il collasso idrico.
⚡ OPower – risparmio energetico
Confrontando il consumo delle famiglie con quello dei vicini, il programma ha generato un risparmio di 2,5 TWh in 6 anni: quanto consuma una città di 400.000 abitanti in un anno.
🏊 Allenamenti e vasche – norma sociale
In una squadra giovanile di nuoto: visualizzare i dati delle presenze ha ridotto l’assenteismo del 45%, aumentato l’impegno del 27% e ridotto i ritardi del 63%.
I nudge funzionano quando si integrano con il contesto e parlano alle persone nella loro realtà.
Il ruolo dell’informazione e della consapevolezza:
Come sottolineato nella lezione, la comprensione delle informazioni è fondamentale per promuovere scelte sostenibili. La “spinta gentile” può intervenire semplificando la presentazione dei dati, rendendo più facile per le persone agire di conseguenza e contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Ecoistituto REGE.
Conclusioni: un approccio “gentile” per un futuro duraturo
La lezione di Irene Ivoi dimostra come la “spinta gentile” possa essere una strategia efficace e non invasiva per promuovere comportamenti sostenibili all’interno del quadro dell’ecofemminismo. Incoraggiando scelte consapevoli e facilitando l’adozione di abitudini eco-friendly, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per tutti, un impegno condiviso dall’Ecoistituto REGE.