In qualità di Rappresentanti dell’Ecoistituto Reggio Emilia e Genova, Centro di Diritto Ambientale, abbiamo letto con estremo disappunto la proposta attribuita al Governatore Toti di sospensione per due anni del codice degli appalti, delle gare europee, dei controlli paesaggistici e delle certificazioni antimafia.
Tale idea appare decisamente pericolosa e la respingiamo con la massima fermezza. Con la sospensione degli strumenti individuati per contrastare i rischi risulta ovvia l’eventualità di un moltiplicarsi di disastri ambientali anziché il loro contenimento.
Il crollo del Ponte sul fiume Magra, ultimo di innumerevoli disastri sulla rete autostradale, unitamente al dissesto idrogeologico, rende manifesta l’assenza di un buon governo del territorio.
L’incuria delle montagne, la cementificazione delle coste, la riduzione degli alvei dei fiumi, l’impermeabilizzazione dei suoli, portano alluvioni, inondazioni, frane e smottamenti.
Troppo a lungo la Regione Liguria ha subito politiche insensate, che hanno prodotto i noti disastri.
La natura ci fa comprendere chiaramente che non permette più all’uomo un consumo dissennato di suolo ed un’azione irrispettosa.
Le scarse manutenzioni attirano precise responsabilità politiche, che nulla hanno a che vedere con l’invocato allentamento dei controlli nell’edilizia.
Richiediamo, invece, maggior trasparenza, progetti ambientalmente ed economicamente sostenibili, che coinvolgano la popolazione, da far realizzare – correttamente – ad imprese sane, svolgendo tutti i controlli del caso.
Abbiamo, purtoppo, constatato che le grandi opere si sono rivelate pozzi neri di malaffare, sperperi e devastazione ambientale.
Chiediamo, pertanto, l’approvazione della legge sullo stop al consumo di suolo e un piano di manutenzioni straordinarie del territorio, che coinvolga fattivamente le realtà locali.
Genova, 11 aprile 2020
Per il Direttivo di Ecoistituto Reggio-Emilia e Genova
Il Presidente
Enzo Tortello